Vinadio e la Valle Stura

Vinadio e la Valle Stura

Vinadio

Maggior centro dell’alta Valle Stura e secondo Comune del Piemonte per estensione territoriale, Vinadio, situato a 910 m s.l.m., comprende le seguenti frazioni: San Bernolfo, Callieri, Bagni di Vinadio, Besmorello, Lucca, Villar, Pianche, Roviera, Pratolungo, Adrecchio, Puà, Aie, Sagna, Castellar delle Vigne, Goletta, Neraissa, Podio Soprano, Podio Sottano, Neghino, Lentre.

L’origine del Comune propriamente detto ebbe luogo verso la fine del sec. XI. La valle Stura venne in quei tempi divisa in due: Valle Soprana e Valle Sottana. La valle soprana aveva principio dal Comune di Aisone e fine, com’è naturale, al Colle dell’Argentera. I comuni della valle Stura Soprana per propria difesa fecero allora lega tra di loro armandosi e fortificandosi e in quell’epoca probabilmente venne costruito il castello di Vinadio. Pare che lo stesso esistesse già nel XIII secolo come comprova un atto fatto nel castello di Nizza nel 1388, del Conte Amedeo di Savoia, con il quale si obbligava a custodire, riparare e mantenere il vecchio castello di Vinadio che però nel luglio del 1542 fu demolito.

La parte più antica del paese si sviluppa lungo Via N. Sauro, meglio conosciuta come la “Chariero Drecho”, per via dei 28 metri di dislivello che si devono superare per raggiungere il suo fulcro, la chiesa parrocchiale di S. Fiorenzo. Asse viario da cui si è sviluppato l’intero paese, conserva ancora numerose testimonianze dell’architettura medioevale alpina: costruzioni rurali addossate l’una all’altra o intervallate da archi in pietra e chintaine.

Nello stemma del Comune è rappresentato un grappolo d'uva con la scritta "sicut vitis abudans", anche l'etimo del Comune richiama il vino che, sicuramente, non vuol significare “Vino addio”. Vinadio è, infatti, la traduzione italiana del nome occitano Vinai che potrebbe essere la contrazione di “Vin aigre - vino aspro” oppure potrebbe essere derivato dall’antica popolazione dei Galli Veneni che abitavano la valle. Anticamente a Vinadio, quota limite per la coltivazione della vite, si produceva vino locale, ma non così pregiato. Oggi, invece, si produce tanta acqua e di ottima qualità.

Principali punti di interesse

La chiesa parrocchiale
La chiesa, dedicata a San Fiorenzo, è uno dei gioielli romanico - gotici della Valle Stura per via del protiro e del campanile. Edificata nel XIV secolo, è stata ampliata nel XVII sec. Nel 1833 rischiò di essere abbattuta per la costruzione del Forte e solo l’intervento del Re Carlo Alberto la risparmiò come lo ricorda una lapide collocata sul pilastro di fronte alla statua di San Fiorenzo.

Antica via “Chariero Drecho”
La parte più antica del paese si sviluppa lungo
Via N. Sauro, meglio conosciuta come la “Chariero Drecho”, per via dei 28 metri di dislivello che si devono superare per raggiungere il suo fulcro, la chiesa parrocchiale di S. Fiorenzo. Asse viario da cui si è sviluppato l’intero paese, conserva ancora numerose testimonianze dell’architettura medioevale alpina: costruzioni rurali addossate l’una all’altra o intervallate da archi in pietra e chintaine. Uno scenario perfetto per l’ambientazione degli “antichi mestieri” che qui vengono rievocati a cadenza pluriennale nel periodo natalizio.

Il Santuario di S. Anna di Vinadio
Situato a 17 km da Vinadio lungo la strada che porta al colle della Lombarda, ad un’altitudine di 2010 m s.l.m. detiene il primato del santuario più alto d’Europa. Le sue origini risalgono al Medioevo quando era un ospizio per viandanti. L’attuale chiesa, ricca di ex voto e meta di numerosi pellegrinaggi, è stata costruita nel 1680 appoggiandola direttamente sul pendio roccioso rendendo così il suo pavimento decisamente inclinato. La festa patronale del 26 luglio è sempre occasione d’incontro tra pellegrini italiani e francesi con processione e celebrazione tradizionali. Apertura estiva. Telefono: 0171/959125 - info@santuariosantanna.it - http://www.santuariosantanna.eu/

Le Terme di Bagni di Vinadio
Ricostruite verso la metà del XVIII sec., le Terme sfruttano le acque di 8 sorgenti solforose con temperature da 30 a 62° convogliate per l’alimentazione delle piscine interna e esterna. Le acque vengono usate sotto forma di bagni, muffe, stufe, fanghi e servono nella cura delle affezioni delle vie respiratorie, malattie della pelle, reumatiche o artritiche. Una lapide ricorda il soggiorno di Cavour nel 1834.
La SPA delle Terme è il luogo ideale dove rifugiarsi per un soggiorno all’insegna della tranquillità e del benessere.

Architettura tradizionale alpina
Il territorio di Vinadio conserva ancora numerosi esempi di architettura tradizionale: costruzioni rurali, realizzate utilizzando legno e pietra e ogni altra materia prima povera che l’ambiente alpino mette a disposizione. In particolare, nelle borgate Neraissa e Podio Soprano si possono ancora riconoscere costruzioni di notevole dimensione con muri in pietra e tetti in paglia, mentre a San Bernolfo e a Callieri, borgate del vallone di Bagni di Vinadio, si trovano edifici con basamento in muro di pietrame e pareti a Blockbau, ossia a tronchi sovrapposti ed incastrati negli angoli, e con il tetto ricoperto in paglia.

Architettura militare
Il Forte Albertino di Vinadio è parte di un più complesso sistema difensivo e di sbarramenti dell’intera Valle Stura, di cui costituiva la difesa sull’asse principale, con punti di riferimento nel forte Neghino a pianta ellittica (sulla sinistra orografica dello Stura), nei forti Piroat e Serziera, nel corpo difensivo della Sources (sulla destra orografica dello Stura) e nei forti di Testa Rimà e Punta Ciarnier (sugli spartiacque dei valloni di Rio Freddo e Sant’Anna).

Tempo libero

La natura
Il territorio di Vinadio, che si estende dalle Alpi Marittime alle Alpi Cozie, presenta numerosi siti d’interesse ambientale dove, lontano dalle solite mete di massa, è ancora possibile immergersi nella natura in splendidi scenari. Sulla sinistra orografica, nel vallone di Neraissa, si possono ammirare le curiose colonne erosive, denominate “ciciu” che, per le loro caratteristiche geologiche, rappresentano una vera rarità mentre il suggestivo ambiente alpino dei valloni laterali di Rio Freddo, Sant’Anna e Bagni di Vinadio con i numerosi laghi dalle acque cristalline, offre una ricchezza botanica (tra cui la rarissima saxifraga florulenta) e faunistica (camosci, stambecchi, cervi, caprioli, marmotte, aquile…) di un’eccezionale biodiversità.

Eventi
Numerosi sono gli spettacoli estivi culturali e musicali organizzati all’interno del Forte. Nell’ultimo fine settimana di novembre la galleria d’attacco del Forte si anima con le bancarelle del mercatino di Natale: un’occasione per incontrare Babbo Natale ma anche per acquistare prodotti tipici e artigianali scegliendo tra un centinaio di espositori.

Per info e programma completo: Ufficio Turistico di Vinadio, T. 334 1628914 - vinadioinfopoint@gmail.com.

Escursionismo
Con i suoi numerosi sentieri il territorio di Vinadio rimane un vero paradiso per l’escursionista, attraversato da itinerari escursionistici internazionali come la GTA (Grande Attraversata delle Alpi) e la Via Alpina, nonché dal sentiero di valle Lou Viage.
Per info: carta dei sentieri e dei rifugi IGC n° 112 (1:25000) – Alpi senza frontiere IGN Argentera Mercantour n° 5 & Haute Tinée Alta Val Stura n° 6 (1:25000).

Mountain bike
Grazie alle numerose strade e mulattiere militari, Vinadio è una capitale della mountain bike.
Cartina per bike e e-bike della Valle Stura scala 1:25.000 disponibile presso gli esercenti di Vinadio
In Vinadio concentrico è possibile noleggiare le biciclette elettriche (e-bike).
Per informazioni:
www.mtbvallestura.com

Cicloturismo
Per gli amanti del cicloturismo, c’è la possibilità di cimentarsi sulla salita che porta al santuario di Sant’Anna e al Colle della Lombarda (2351 m). Per i più allenati, un percorso ad anello molto sportivo che da Vinadio porta sino al Colle della Lombarda per poi seguire fino al Col de Restefond – La Bonnette sulla strada più alta di Europa (2802 m) per infine tornare a Vinadio dal Colle della Maddalena (1996 m).

Sci da fondo
A Bagni di Vinadio (20 km di piste su 4 anelli).
Per info: 0171 95812 / 0171 95862

Sci alpinismo
Innumerevoli itinerari. Carta con itinerari di “Sci alpinismo in Valle Stura” a cura di Katia Tomatis scala 1:25.000 disponibile presso gli esercenti di Vinadio.

Arrampicata sportiva
Vari tracciati liberi immersi nella natura propongono arrampicate tecniche di difficoltà moderata oltre che alcuni settori con chiodatura adatta per far scalare i bambini.
In inverno è possibile l’arrampicata sulla cascata di ghiaccio naturale in frazione Strepeis - Bagni di Vinadio.
Per info: 0171 95812 / 0171 95862

Gastronomia

I crousét
Pasta tipica dell’alta Valle Stura, rigorosamente fatta a mano, si caratterizza per la sua forma concava e ricca di pieghe. Dal 2017 “CROUSET” è marchio collettivo per preservare la tecnica tradizionale di preparazione e garantire la qualità del prodotto al consumatore finale. Ogni anno, nel mese di giugno, Vinadio celebra il suo prodotto tipico per eccellenza con la “Sagra del crousét”.
Potete gustare i crousét o acquistarli direttamente presso gli esercenti di Vinadio, della Valle Stura e del cuneese che espongono sulla vetrina il logo del marchio.

L’agnello sambucano
L’agnello sambucano è un particolare tipo d’agnello, molto apprezzato per uso gastronomico, rientrante tra i Presidi di Slow Food e i prodotti agroalimentari tradizionali italiani allevato nella valle Stura, in Piemonte, tutelato anche dal Marchio collettivo del Consorzio l’Escaroun.
L’ultima domenica di ottobre, a Vinadio, la centenaria fiera dei Santi è l’occasione per vedere i migliori capi di pecora sambucana.
Potete gustare l’agnello sambucano presso i ristoratori che espongono sulla vetrina il logo del marchio.

Curiosità

Il significato del nome Vinadio
Sullo stemma del Comune è rappresentato un grappolo d’uva accompagnato da una citazione tratta dal salmo 127 - canto delle ascensioni - “sicut vitis abundans” (traduzione: come vite feconda), un simbolo o forse un augurio di fortitudine, dolcezza, laboriosità e ricchezza.
Oltre allo stemma anche l’etimo del Comune richiama il vino. Non a caso esistono due possibili etimologie del nome Vinadio: potrebbe essere derivato dall’antica popolazione dei Galli Veneni che abitavano la valle oppure potrebbe essere la traduzione italiana del nome occitano Vinai - contrazione di “vin aigre” - vino aspro. Infatti, anticamente a Vinadio, quota limite per la coltivazione della vite, si produceva vino locale non di ottima qualità. Oggi si produce tanta acqua di ottima qualità…

I giganti Ugo
Battista e Paolo Ugo nacquero a Vinadio il 21 giugno 1876 e il 28 giugno 1887. Si distinsero fin da subito rispetto agli altri 5 fratelli per le loro proporzioni fuori della norma che li facevano percepire come due giganti. Fu nell’autunno del 1891 che la vita dei due fratelli subì una svolta. Battista fu mandato dal padre a lavorare come boscaiolo a Barcelonnette, in Francia dove venne notato dal proprietario di un circo itinerante che gli propose di unirsi al carrozzone prospettandogli guadagni e notorietà. Battista accettò e nel 1905 venne raggiunto dal fratello Paolo. I due, ribattezzati Géants des Alpes, girarono l’intera Europa con i loro spettacoli. Si stabilirono a Maison-Alfort (Parigi) dove Paolo morì a soli 26 anni, dopo una breve malattia. A 38 anni Battista, ormai solo, si trasferì in America per entrare a far parte del Circo Barnum&Bailey di New York, qui morì nel 1916. La Frazione di Pratolungo ospita ancor’oggi la casa natia dei due giganti.

La pietra della berlina
Unico residuo dello scomparso castello medievale, la “Pietra della Berlina”, situata al lato levante della chiesa, ai piedi del campanile, ricorda l’usanza medievale inflitta ai violatori della legge: il condannato veniva lavato con numerose secchiate di acqua gelida versate sul capo, sospeso ad una fune e lasciato ricadere con le natiche nude sulla pietra stessa.

Valle Stura

La Vostra visita al Forte di Vinadio può essere l’occasione giusta per regalarvi una vacanza in una valle ricca di opportunità.
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www.visitstura.it

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